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UN'ALTRA OCCASIONE PERDUTA? Seconda parte

(di Cira Almenti - Maggio 2020)

Alla fine di febbraio 2020 in Cina il peggio era già passato, l’epidemia si era conclusa con un numero bassissimo di morti: poco più di 4500 su una popolazione di oltre un miliardo. In Europa e negli USA il peggio doveva ancora arrivare, con tassi di mortalità ben più alti.

A mo’ di completamento del mio precedente articolo, traduco (dall'inglese) alcuni passi da questo libretto - una serie di articoli tradotti dal cinese - che mi è arrivato d’oltremanica:

Chinese Medicine and COVID-19
Results and Reflections from China
Translated and Edited by Shelley Ochs and Thomas Avery Garran
Passiflora Press


Il primo brano è tratto dall'introduzione e il secondo da una conferenza stampa durante la quale un dirigente medico descrive la sua esperienza in prima linea a Wuhan; la terza parte comprende le linee guida per la prevenzione ad uso della popolazione in generale. Queste indicazioni, ricche di dettagli, contengono molti strumenti per difendersi attivamente e conservare un senso di controllo sulla propria vita.

La traduzione non è pedissequa, ho riassunto alcune parti, ho aggiunto qualche nota e ho omesso le spiegazioni e i termini tecnici della medicina cinese, che potrebbero risultare ostici o creare malintesi.

Medicina cinese e Covid-19
Risultati e riflessioni dalla Cina
Documenti raccolti e tradotti dal cinese da Shelley Ochs e Thomas Avery Garran
Passiflora Press

Dall’introduzione dei curatori:
La medicina cinese è stata usata nella grande maggioranza dei casi confermati


Dovendo trattare un grande numero di pazienti in una situazione di emergenza, non è stato possibile basarsi su diagnosi e prescrizioni personalizzate per ogni paziente. I pazienti erano stati suddivisi in quattro categorie e ogni categoria ha ricevuto pressappoco lo stesso tipo di trattamento. Le quattro categorie erano: casi confermati lievi, casi confermati moderati, contatti stretti con casi confermati e casi probabili. Se l’unico standard su cui fare affidamento è lo studio controllato randomizzato non è possibile accertare l’efficacia di un lavoro su scala così vasta, ma, nella prospettiva più ampia della salute pubblica e della strategia clinica, i dati relativi alla sistematica distribuzione di preparati alle erbe hanno grande valore. Forse risulteranno più convincenti gli studi caso-controllo che dimostrano l'infrequenza dei casi di aggravamento e la quasi totale assenza di contagi tra il personale sanitario negli ospedali temporanei. Fortunatamente, con l’accumularsi delle risorse, dalle esperienze maturate durante l’epidemia stanno scaturendo relazioni mediche scientifiche del tipo che è diventato lo standard nel mondo dominato dalla biomedicina e dalla scienza materialista.

Le statistiche nazionali mostrano che 74.187 persone, vale a dire il 91,5% di tutti I casi confermati di Covid 19, hanno fatto uso di strumenti della medicina cinese. Nella provincia di Hubei 61.449 persone, cioè il 90,6% hanno usato la medicina cinese, che in generale si è dimostrata efficace in più del 90% dei casi. E’ dimostrato che la medicina cinese diminuisce il tasso di mortalità, allevia i sintomi, frena l’aggravamento della malattia, aumenta le possibilità di guarigione e accorcia i tempi di convalescenza.

Le “tre medicine e tre formule” (le medicine sono preparati in forma di capsule, granuli e iniezioni, le formule sono misture di erbe per decotti [ndt]) sono i rimedi usati più spesso in tutta la Cina. Ora sono disponibili anche fuori della Cina perché hanno dato i risultati migliori in assenza di prescrizioni basate su diagnosi individuali.

Conferenza stampa

Il 23 marzo 2020 a Wuhan si è tenuta una conferenza stampa con il Consiglio Direttivo Nazionale per fare il punto sui primi risultati riguardanti il ruolo e l’efficacia della medicina cinese.
Durante la conferenza il dott. Zhang Bo-li, direttore del comitato direttivo nazionale per il trattamento del COVID 19 con la medicina cinese e presidente dell’università di medicina cinese di Tianjin, intervistato da un giornalista della CGTN (China Global Television Network) spiega quali insegnamenti abbia tratto dalla sua esperienza di 50 giorni a Wuhan:

Sono arrivato a Wuhan il 27 gennaio 2020 e ci sono rimasto per quasi due mesi. Al mio arrivo la situazione era molto seria: gli ospedali erano pieni, non c’erano più letti disponibili. Centinaia di persone con la febbre alta facevano la fila per ore senza riuscire a farsi visitare da un medico, e inoltre i pazienti e i loro accompagnatori aspettavano tutti insieme.

Trascorsi due mesi, qual è la situazione a Wuhan? Il numero di pazienti ricoverati è sceso da più di 60.000 a circa 5000 e i casi critici sono scesi da 12.000 a circa 1.800. Per cinque giorni consecutivi abbamo avuto “i tre zeri”: zero casi confermati, zero casi probabili e zero morti. Le cose si stanno muovendo nella direzione giusta. Comunque ho saputo che l’epidemia si sta sviluppando in Europa e negli Stati Uniti, sono preoccupato e desidero fare tutto ciò che posso per rendermi utile condividendo le mie esperienze con i miei colleghi.

Visto il caos che c’era a Wuhan, il Comitato Direttivo Nazionale ha preso le decisioni fondamentali sulla quarantena collettiva e la gestione del triage. Questo significava isolamento stretto per i casi con febbre, quelli sotto osservazione, i casi probabili e i loro conviventi. Le organizzazioni locali e tutti i cittadini di Wuhan ci hanno sostenuti e in pochi giorni si sono potuti mettere in quarantena i pazienti.

Ma mettere in quarantena senza fornire una cura non avrebbe risolto il nostro problema. Non abbiamo né farmaci efficaci per il trattamento né un vaccino, ma abbiamo la medicina cinese, e così abbiamo cominciato a distribuire decotti di erbe e preparati. All’inizio abbiamo avuto difficoltà, nei tredici distretti di Wuhan il primo giorno siamo riusciti a distribuire solo 3000 dosi, ma dopo due o tre giorni, vedendo che i rimedi riducevano la febbre e la tosse, i pazienti hanno cominciato attivamente a richiedere di essere curati con la medicina cinese. Così il numero di dosi distribuite è arivato a 10.000 al giorno, e in totale abbiamo distribuito più di 600.000 dosi individuali.

Gli effetti? I dati dimostrano l’efficacia di questi rimedi nel controllare l’epidemia. Le statistiche di febbraio mostrano che più dell’80% dei pazienti suddivisi tra casi con febbre, casi sotto osservazione, casi probabili e contatti stretti avevano effettivamente contratto il COVID 19.
A metà febbraio la proporzione era scesa al 30% e alla fine di febbraio era meno del 10%. Siamo perciò convinti che la quarantena e la distribuzione su vasta scala di preparati di erbe abbiano efficacemente mitigato l’epidemia.

La seconda esperienza che vorrei condividere è questa: Dovendo provvedere un letto di ospedale a più pazienti che fosse possible, i casi più gravi sono stati inviati agli ospedali già esistenti e i casi leggeri agli ospedali temporanei, che sono molto diversi dagli ospedali veri e propri. Gestire migliaia di pazienti raccolti in queste enormi strutture rappresentava una notevole sfida, perciò il dott. Liu Qing-quan ed io abbiamo proposto di usare la medicina cinese e abbiamo messo su l’ospedale temporaneo di medicina cinese Jiang Xia, facendo del servizio ai pazienti la nostra priorità numero uno.

Gli ospedali temporanei sono strutture gigantesche e piuttosto fredde. Ci siamo dati da fare perché i pazienti avessero letti caldi, pasti caldi, acqua calda e un servizio attento. I nostri rapporti con i pazienti sono sempre stati empatici e amichevoli, parlavamo spesso con loro e praticavamo insieme esercizi per la salute; abbiamo organizzato feste di compleanno e attività varie come l’elezione del “paziente modello”. Sia il personale che i malati sentivano di essere in una grande comunità o in una famiglia, più che in un ospedale convenzionale, e questo naturalmente ha incrementato l’efficacia delle cure favorendo la guarigione.

Nell' ospedale temporaneo tutti i pazienti avevano sintomi lievi o moderati. Secondo le relazioni dell' OMS, mondialmente i casi gravi ammontavano al 13% di tutti I casi e quelli critici al 7%. Perciò il nostro scopo era prevenire l'aggravamento dei casi leggeri. Abbiamo optato per il trattamento integrato con medicina cinese e occidentale, dando la precedenza alla medicina cinese. Oltre alla somministrazione per via orale di decotti e preparazioni, abbiamo usato a 360 gradi anche gli altri strumenti della medicina cinese come massaggio tuina, massaggio guasha e impacchi di erbe.

Risultato: nessuno dei 564 casi di Jiang Xia si è aggravato. Forti di questa esperienza, abbiamo introdotto lo stesso modello in altri ospedali temporanei, dove più di 10.000 pazienti sono stati curati con la medicina cinese e il tasso di aggravamento si è mantenuto fra il 2 e il 5%.
Per I casi gravi invece, nel trattamento integrato abbiamo dato la priorità alla medicina occidentale. Comunque il contributo della medicina cinese è stato risolutivo e l'integrazione ha dato ottimi risultati negli ospedali di Jin Yin Tan, all'ospedale provinciale di medicina integrata di Hubei e all'ospedale Lei Shen Shan anche nella cura dei casi più gravi.

La nostra esperienza ci ha fatto capire che i preparati per iniezioni vanno usati presto e in modo aggressivo. Ad esempio le iniezioni Sheng mai e Shen mai aiutano a stabilizzare la saturazione di ossigeno del sangue e a migliorare l'ossigenzione. Tan Re Qing e Re Du Ning rendono più efficace l'azione degli antibiotici. Xue Bi Jing inibisce la tempesta di citochine e frena l'aggravamento. La medicina integrata è stata la strategia fondamentale che ci ha permesso di abbassare drasticamente il tasso di mortalità.

Infine, una volta negativizzato il tampone, i pazienti venivano dimessi e mandati in riabilitazione. Durante la convalescenza alcuni mostravano ancora segni di affaticamento, tosse e problemi psicologici. Le lesioni ai polmoni non erano guarite completamente e le funzioni immunitarie erano ancora compromesse. In questi casi abbiamo usato di nuovo, con risultati eccellenti, trattamenti integrati che comprendevano esercizi di respirazione, agopuntura, moxibustione e massaggio.

Se pensiamo al corso del Covid 19 come una curva parabolica, la medicina cinese è importante all'inizio e alla fine. Integrarla con la medicina occidentale è stato risolutivo nella lotta contro la malattia.
La situazione mondiale però sta peggiorando, il virus non rispetta i confini ma la medicina cinese è una risorsa per l'umanità intera. I miei colleghi ed io vorremmo condividere queste nostre esperienze con i colleghi che praticano medicina cinese in qualsiasi parte del mondo. Grazie.

Nei capitoli seguenti, si trovano discussioni fra medici e i protocolli per erbe, agopuntura, moxa ed esercizi a seconda della fase della malattia, della zona climatica, della costituzione e delle condizioni generali del malato.

Capitolo 5, protocollo per la prevenzione

Provincia di Guangdong, Ufficio per la Medicina Tradizionale Cinese
Linee guida per l’uso della medicina cinese nella prevenzione del COVID-19, ad uso del pubblico.


Riassumo alcuni passaggi omettendo i termini di medicina cinese. Ometto anche le ricette di cucina, che fungono da integratori alimentari ma contengono ingredienti irreperibili qui e richiederebbero uno studio apposito per trovare ingredienti nostrani che possano sostituirli.

Per massimizzare I vantaggi della Medicina Cinese nel trattamenteo della polmonite da nuovo coronavirus nella nostra provincia, Gli esperti di medicina cinese, sotto l’egida dell’ufficio per l’uso della medicina cinese ed il monitoraggio della qualità del servizio sanitario, nonché dell’ospedale tradizionale di Guangdong, hanno preparato questa guida basando le loro raccomandazioni sulle caratteristiche cliniche di questo tipo di polmonite, sulle caratteristiche costituzionali tipiche della popolazione della regione di Lingnan, sul clima e le condizioni meteorologiche nella nostra provincia fin dall’inverno 2019-2020. Questa guida prende anche in considerazione possibili sviluppi futuri e tendenze previste per lo sviluppo dell’epidemia.

La regione di Lingnan ha un clima umido, che influisce negativamente sulla costituzione dei suoi abitanti, inoltre l’inverno innaturalmente caldo e secco e la primavera innaturalmente fredda hanno stravolto il ciclo stagionale indebolendo ulteriormente le persone e favorendo lo sviluppo dell’epidemia.

Questa guida ad uso della popolazione è divisa in sezioni specifiche per persone con caratteristiche costituzionali diverse e per i conviventi dei pazienti. I consigli sono basati sul principio di proteggere e nutrire la salute, stabilizzarla e difenderla dai patogeni. Vengono forniti suggerimenti relativi allo stile di vita, semplici metodi preventivi di medicina cinese come fumigazione degli ambienti, pediluvi, digitopressione e massaggio, ricette di pietanze-medicina e consigli di ordine psicologico.

Pietanze-medicina per la prevenzione e il benessere.

Mi limito a illustrare la struttura del capitolo:

Le prime ricette sono per le persone tendenzialmente sane, con una costituzione equilibrata,
seguono ricette e tisane per le persone deboli e freddolose, poi per persone con un tipo di costituzione esuberante e infine per quelle che vivono a stretto contatto con malati di Covid.

A mo’ di esempio, la prima ricetta è una zuppa di maiale magro da assumere un’ora dopo il pasto, la seconda è un risotto con zenzero e scalogno condito con aceto, da mangiare due volte a settimana per un mese. La terza è un tè al malto.


Stile di vita e benessere

1. (Il primo suggerimento è più o meno uguale all’unico suggerimento che abbiamo ricevuto anche noi, quindi tralascio i dettagli) Dato che il coronavirus si diffonde attraverso il contatto e le microscopiche gocce di saliva dei contagiati, minimizzare i contatti con gli oggetti, lavarsi le mani spesso, indossare la mascherina, evitare gli assembramenti, curare l’igiene personale.

2. Riposare a sufficienza, evitare di stare svegli la notte.

3. Evitare il vento e il freddo, tenere testa, collo, schiena, gambe e piedi caldi. Le persone che sudano facilmente, specialmente i bambini, dovrebbero asciugarsi e cambiarsi subito. Mantenete il corpo asciutto e vestitevi a seconda del tempo atmosferico e della vostra tendenza a sudare.

4. Evitare cibi molto grassi, fritti, grigliati o molto piccanti. Evitare la frutta molto acquosa (di natura “fredda” secondo la classificazione cinese), eventualmente la si può mangiare cotta.

5.Curare l’alimentazione in modo da evacuare regolarmente.

6. Non trascurare le attività quotidiane. Durante l’epidemia, dovendo rimanere in casa, si possono fare ginnastica e stretching in qualsiasi momento. Anche le persone a mobilità ridotta dovrebbero muovere almeno le mani e i piedi. I più giovani possono saltare la corda, usare pesi, fare piegamenti sulle gambe etc. e i meno giovani fare esercizi di respirazione profonda, praticare tai chi, oppure ba duan jin (otto pezzi di broccato ndt) e altri esercizi di qigong, riscaldando il corpo fino ad una lieve traspirazione. Ci sono video disponibili su youtube per imparare questi esercizi, fra cui uno a cura del professor Deng Tietao, medico e professore all'università di Guangzhou, considerato “maestro nazionale di medicina cinese” (https://chinalink.it/non-dimenticare-i-quattro-zeri-di-deng-tietao/). Se le vostre finestre sono esposte al sole, fate bagni di sole. Mantenete la casa pulita e ben arieggiata.

Massaggio salutare su punti di agopuntura

Si tratta di punti facili da localizzare, su gambe e braccia. Ogni punto si trova su entrambe le braccia o gambe e vanno massaggiati entrambi, o quello che rimane più comodo. Non premere un punto dove ci sono vene varicose, ferite o cicatrici. Per la localizzazione dei punti chi è interessato può trovare molte immagini su internet usando come parola chiave il nome cinese e la sigla del punto. Ndt

Ogni punto va premuto e massaggiato “impastando” con il pollice o il medio per circa 5 minuti diverse volte al giorno. Premendo il punto si dovrebbe sentire un leggero dolore e una sensazione di tensione e irradiazione, oppure una piccola scossa. E’ una reazione normale e il segnale che il punto è stato localizzato correttamente.

1. Zusanli ST36 (stomaco 36)
Questo punto sostiene e regola le funzioni intestinali, rafforza le difese immunitarie ed è ottimo per contrastare la polmonite causata da questo virus.
Localizzazione: Quattro dita sotto il bordo inferiore della rotula, sul bordo esterno della cresta tibiale anteriore.

2. Quchi LI 11 e Hegu LI4 (intestino crasso 11 e 4)
Questi punti curano le malattie da raffreddamento, regolano le funzioni intestinali e alleviano la febbre.
Localizzazione:
LI 11 sulla parte esterna del braccio, a gomito flesso, tra la fine della piega trasversa del gomito e l’osso sporgente del gomito (epicondilo omerale).
Metodo: incrociare un braccio sull’altro per massaggiare, premere e impastare per cinque minuti varie volte al giorno.
LI 4 sul dorso della mano, tra pollice e indice sul punto più alto del muscolo interosseo che si slleva stringendo il pollice contro l’indice.
Molto facile massaggiarlo con il pollice dell’altra mano. Massaggiare da tre a cinque minuti.

3 Zhigou SJ6 (triplice riscaldatore 6) e Kongzui LU6 (Polmone 6)
Zhigou cura la costipazione e rinfresca. Kongzui allevia la congestione nasale e sostiene il polmone nello svolgimento delle sue funzioni.
Localizzazione:
SJ 6 sul lato dorsale dell'avambraccio.Distendendo il palmo della mano, il punto si trova a quattro dita di distanza dalla piega del polso, tra l'ulna e il radio.
LU 6 Sul lato radiale della parte interna dell'avambraccio, sulla linea fra gomito e polso, a una larghezza di pollice più su del punto mediano fra la piega interna del gomito e quella del polso.

Metodi semplici per prevenire le epidemie

1. Bruciare un bastoncino di moxa (artemisia sinensis ) per ogni 100 metri quadri e riempire di fumo la stanza, naturalmente senza persone dentro, poi aprire le finestre e tornare nella stanza solo dopo che il fumo si è completamente dissipato.

2. Per chi tende ad avere mani e piedi freddi è molto indicato un pediluvio caldo con erbe (zenzero, artmisia etc) di 15-20 minuti ogni giorno o ogni due giorni. La temperatura dell’acqua non dovrebbe scendere sotto i 35 gradi. Il corpo dovrebbe riscaldarsi anche fino a sudare leggermente.

3. Sacchetti di stoffa contenenti erbe profumate polverizzate, fra cui angelica, fiore di magnolia e patchouli, da indossare o tenere in casa.

Avere cura di sé anche dal punto di vista psicologico

L'epidemia causerà inevitabilmente molta pressione psicologica ed ansia, che non solo possono far perdere il sonno ma rendere le persone irritabili e irascibili, causando anche disturbi digestivi e danneggiando le difese immunitarie. Tutto ciò interferisce negativamente con la prevenzione e può anche rendere più vulnerabili. Perciò è importante comprendere e accettare la nostra risposta emotiva e cercare di ridurre il fardello psicologico. Non crediamo a tutto quello che sentiamo dire sul virus, ci sono in giro molte dicerie infondate! Nel prendere decisioni consideriamo le informazioni che provengono da fonti ufficiali e cerchiamo di capire i principi che guidano il lavoro di prevenzione. Pur rimanendo in casa, è essenziale mantenere uno stile di vita sano e comunicare attivamente con altre persone. Per elaborare e canalizzare le emozioni si possono usare questi metodi:

1. Associazione positiva: Pensare attivamente a scene o ricordi positivi e rilassanti.
2. Rilassamento fisico: Scansionando mentalmente le parti del corpo, rilassare prima le mani, poi le braccia, la testa, il tronco e poi le gambe e i piedi, fino a sentire che l’intero corpo è rilassato.
3. Catarsi delle emozioni: Possiamo liberarci delle emozioni negative scrivendo un diario, comunicando profondamente con amici e parenti o rivolgendoci a un professionista.
4. Se necessario cambiamo i nostri atteggiamenti e modo di pensare focalizzandoci solo sulle cose più importanti e significative.



Osservazioni di Cira

La medicina cinese è riconosciuta dall’OMS come uno dei metodi adatti alla cura del Covid 19, oltre che come sistema medico in generale. Ciò nonostante si sentono ancora accuse di “mancanza di sicurezza” dovute forse alla confusione tra i molti tipi di medicina tradizionale esistenti in Cina. Si va da quella standardizzata e ufficializzata da esperti incaricati dal governo per insegnarla nelle università a quella popolare che si serve di prodotti discutibili, passando per quella di scuola e di famiglia, che fanno riferimento a tradizioni locali, e alla raffinata medicina classica di stampo taoista. La materia medica della medicina cinese è sterminata (per lo più erbe) e non si cercano tanto rimedi nuovi quanto nuovi modi di combinare quelli vecchi. Erbe e agopunti sono stati testati per migliaia di anni e se ne conoscono piuttosto bene tutti gli effetti. Che cosa si intenderà mai per “sicurezza” quando si dice che la medicina cinese non è sicura? Basterebbe leggere l’elenco dei possibili effetti indesiderati di qualunque farmaco esca dai laboratori farmaceutici occidentali, le statistiche su malattie iatrogene ed errori sanitari della biomedicina (per esempio nel primo capitolo di“The China Study” di Colin Campbell) per convincersi che la sicurezza è un concetto molto gommoso: si allunga e si accorcia, cambia forma e rimbalza assecondando i pregiudizi del momento.

Gli animalisti protestano contro alcuni prodotti cinesi di origine animale che per giusti ed etici motivi non vengono usati internazionalmente e andrebbero vietati anche in Cina. Tuttavia anche in alcuni farmaci occidentali si trovano materie prime di origine animale, come la cartilagine di squalo e gli spermaceti (olio di balena!), e che dire degli esperimenti a tappeto condotti dalle nostre ditte farmaceutiche su animali e su umani tanto poveri da essere disposti per pochi dollari a farsi rovinare la salute? Le scene orripilanti di cani e serpenti spellati vivi, poi, riguardano l’industria delle pelli che rifornisce di scarpe e borse a buon mercato milioni di persone in tutto il mondo, non la medicina.

I sacchetti e le fumigazioni posono far sorridere, a fronte delle serie infinite di “questo non ti difende dal Covid perché non ci sono studi scientifici che lo dimostrino” che abbiamo visto noi su internet. In pratica nulla ci difendeva dal Covid se non nasconderci. Ma quanto tempo e denaro ci vogliono per allestire uno studio con tutti i crismi che dimostri qualcosa in maniera univoca? I rimedi della nonna, salvo studi che fra cinque anni ne comproveranno l’effettiva utilità, sono comunque ottimi placebo, cioè possono tenere occupate le persone a fare qualcosa per se stesse, e dato che i cinesi se ne stavano comunque buoni buoni in quarantena, si mascheravano e si disinfettavano, prepararsi il sacchetto di erbe profumate gli avrà fatto senz’altro bene.

L’accusa di essere “pseudoscienza” si basa sulla convinzione che la scienza sia un contenuto e che l’unico contenuto valido nell’universo e dintorni siano gli assiomi della mentalità occidentale di stampo meccanicista (massima fioritura fra la metà del 1800 e la metà del 1900). Noi occidentali abbiamo una fortissima tendenza a ritenerci i depositari dell’unica verità, che sia una verità religiosa, filosofica o scientifica. Non amiamo integrare ma escludere. La scienza, torno a ripeterlo, è soltanto un metodo, che richiede sistematicià e verificabilità e non si fonda sul principio di autorità né su quello del lucro. La medicina inoltre non è una scienza esatta e secondo molti nemmeno una scienza, ma un'arte (si chiama infatti “arte medica”). Il fine della medicina dovrebbe essere salvare vite e alleviare sofferenze, gli esperimenti a doppio cieco e le statistiche impeccabili dovrebbero essere un mezzo, non il fine.

L'unico vero difetto della medicina cinese è di natura economica: costa troppo...poco.



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