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'TRACCIA DI UN LIBRO' di Michele
(Inverno 2015)

“Una finestra vista lago” di Andrea Vitali

Nel 1919 Quintiliano Arrigoni, fonda a Bellano una società anonima per lo sviluppo di progetti utili alla lavorazione della seta. Il più importante e redditizio di questi progetti è l’ideazione e la produzione di una macchina che serve a disfare i bozzoli dei bachi da seta.
La società prospera per molti anni. Quintiliano e la moglie Vittoria vorrebbero avere dei figli, ma non ci riescono. La giovane Gentilina entra nella loro casa come donna di servizio, ma presto diventa come una figlia, almeno per la signora Vittoria.
Nel 1929 Gentilina scopre di essere incinta. Il futuro padre non si conosce. E’ necessario trovare un marito per la ragazza. Il prevosto don Giuseppe Arrigoni, chiamato in aiuto, lo trova: si chiama Federico Arrigoni che accetta volentieri di sposare Gentilina.

Nel 1930 nasce il figlio: si chiama Giuseppe, come il prevosto.
Passano gli anni, Giuseppe cresce, Quintiliano sostiene la famigliola.
Ma dopo la morte della moglie, per lui passano altri anni di sofferenza e malattie finché nel 1946 lascia l’amministrazione dei suoi beni a un notaio e si ritira in un ospizio.

Giuseppe Arrigoni viene assunto come operaio nel cotonificio Cantoni, diventa comunista, insofferente alle costrizioni imposte dai padroni, corre dietro a molte donne, si getta nelle lotte sindacali e nelle manifestazioni politiche. Infine si licenzia e accetta altri lavori temporanei. Nel 1951, con altri giovani compagni va in Polesine a soccorrere gli alluvionati.
Quando torna trova la madre ammalata, accetta un lavoro di marinaio sui traghetti del lago, conosce Maria Grazia Perdicane, figlia dell’uomo più facoltoso di Bellano e la sposa. I due sposi vanno via da Bellano.

Il matrimonio non sarà felicissimo. Intanto c’è una prima vittima: il dottor Tornabuoni, medico condotto e comunista, innamorato respinto di Maria Grazia… Presto si rassegna e continua con coraggio la sua vita da scapolo e segretario del partito comunista locale.

Quintiliano non dimentica suo figlio Giuseppe. Si pente di non averlo riconosciuto e nel testamento gli lascia una parte dei suoi averi.
Seguono anni di vicissitudini a Bellano e dintorni, con tanti personaggi: Eraldo Bonomi, psiuppino innamorato e poi marito frettoloso della bella Elena; la trattora Leacle, mamma di Elena e amante di Giuseppe per pochi giorni, in Polesine; Benito Vitali, comunista in carriera e poi deluso, anche lui innamorato della stessa Elena; Angelo Crimini, detto il Cuba, ladruncolo e pugile dilettante; il maresciallo dei carabinieri Massimiliano Pezzati; Curzio Castronni, figlio del notaio di Como e amante di Elena; l’industriale Augusto Cillia, fidanzato di Maria Grazia…
I fatti che si svolgono a Bellano sono elezioni politiche, amori, passioni violente, contrasti, ricatti, bugie, misteri, furti, indagini, vere e false finestre vista lago e vista montagna, tutto sotto gli sguardi attenti e pensosi del Tornabuoni… da una vera o simbolica finestra vista lago.



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