Chiacchiere su Linux Ubuntu
(Estate 2009) |
Naturalmente, appena il solito amico ‘ricercatore’ attentissimo alle novità mi ha annunciato la nuova versione di Ubuntu, ho voluto installarla sul disco esterno USB al posto della versione 8.10. Negli ultimi tempi ho dovuto ricredermi sulla possibilità di avviare un disco USB su qualunque
computer: i sistemi che non hanno la possibilità di inserire un disco USB in
uno dei posti dell’ordine di Boot sono più frequenti di quanto credessi,
specialmente tra i portatili e alcuni computer di marca. Dopo l’installazione e i
primi aggiornamenti che la ditta Canonical mette a disposizione, ho pensato
subito di installare di nuovo un Windows su VirtualBox, impresa a cui si era
già dedicato il mio amico ricercatore senza difficoltà. Effettivamente anch’io ho
trovato molto facile l’installazione della nuova versione di VirtualBox. Ma qual è il motivo di avere
un Windows su macchina virtuale governata da Ubuntu? Il motivo più comune che io
conosca è potere connettersi con Internet, usando Windows, con minore pericolo
di infezione, ma il mio è diverso. A me interessa utilizzare qualche
applicazione libera di Windows, che non ne abbia una analoga in Ubuntu o che
sia molto più efficiente, senza abbandonare Ubuntu per tutto il tempo che ci
vuole ad avviare Windows e poi fermarlo e riavviare Ubuntu. Inoltre mi
interessa poter disporre di alcuni files uguali – per contenuto e uso - per i
due Sistemi, utilizzando una o più cartelle condivise. Qui sotto pubblico la nuova
procedura di installazione di VirtualBox e del relativo Windows, riprendendo
quella che avevo scritto l’anno scorso e mettendo in rilievo le novità (ma
anche qualche modifica), con l'uso di caratteri blu.
1) GENERAZIONE DI UNA NUOVA
MACCHINA VIRTUALE (in lingua italiana)
3. Inserisci un nome
per la macchina (es. m_virt1) e scegli il sistema operativo Windows XP, poi 'Next' 4. Imposta la quantità di memoria desiderata
(fino a diversi GB – ma sono sicuro che non si possa eccedere la quantità di
RAM fisica della macchina reale, anzi è bene stare molto al di sotto, perché
quando ho ecceduto la successiva installazione di windows si è interrotta senza
alcuna segnalazione!). VirtualBox suggerisce un
numero di MB che, per il mio sistema, è 192, e il lo accetto. 5. inizia la procedura di creazione di un Hard
Disk virtuale cliccando su 'nuovo' 6. Vai avanti e scegli un disco a espansione
dinamica (credo ancora che sia meglio) 7. Dai un nome (es. d_virt1) e una grandezza (es. 10 GB) al disco 8. Leggi il ‘riassunto’ e clicca su 'Finish', 'Next',
e ancora 'Finish' (comunque intanto è meglio
leggere le informazioni scritte sulle varie finestre)
2) CONFIGURAZIONE MINIMA
DELLA MACCHINA VIRTUALE Sulla parte di destra della
finestra di Virtualbox appaiono 3 schede di cui la più importante è 'Dettagli',
dove sono elencati diversi componenti della macchina virtuale: Generale, Hard
Disk, CD/DVD-ROM, Floppy, Audio, Rete, Porte seriali, Cartelle condivise).
Cliccando su ogni voce si possono esaminare e/o modificare le impostazioni
eseguite dall'utente o assunte da Virtualbox. Le voci sono cliccabili solo
quando la macchina virtuale non ha ancora un
Sistema installato o è chiusa. Per installare Windows XP ci
vuole un CD o un DVD. Si può anche utilizzare una immagine ISO preventivamente
generata dal disco di installazione: è probabilmente più veloce. Per scegliere il CD-ROM si
clicca su 'CD/DVD-ROM' e poi su 'Monta lettore CD/DVD', poi, se si vuole
l'immagine ISO, si clicca anche su 'File immagine ISO', infine, cliccando sul
pulsantino a destra, si cerca e si sceglie l'immagine ISO già trasportata in
una cartella nota del File System. E' anche opportuno impostare la Rete come 'Attached to: Interfaccia Host' e scegliere una cartella condivisa dopo averla creata con Ubuntu o da altri sistemi operativi eventualmente presenti sul computer. Sono cioè accettate cartelle prese da filesystem di Linux (ext3, ext4, ecc.) o di Windows (NTFS, FAT32) o altri. 3) INSTALLAZIONE DI WINDOWS In ogni caso clicca sul
pulsante 'Avvia'. La macchina si avvia proponendo l'avvio da CD (per cui
bisogna battere un tasto entro pochi secondi, altrimenti cerca di avviare da HD
e va in errore perché il disco è ancora vuoto e neppure formattato) e quindi
leggendo subito il contenuto del CD, o dell'immagine ISO, che è appunto
l'installatore di Windows. Si suppone che l'utente sia capace di seguire
l'installazione. L'avvio dell'installazione di
Windows potrebbe abortire - per l'errore 1908 (VERR_VM_DRIVER_NOT_INSTALLED) - per l'errore 1909 (VERR_VM_DRIVER_NOT_ACCESSIBLE) http://wiki.ubuntu-it.org/Emulatori/VirtualBox/Installazione/ che consiglia – solo per le versioni di Ubuntu 8.10 e precedenti - i seguenti comandi di Terminale (menu 'Applications', 'Accessori', 'Terminale'): sudo modprobe vboxdrv [per
caricare il modulo 'vboxdrv' nel kernel] echo "vboxdrv" |
sudo tee -a /etc/modules [per far
caricare ad ogni avvio del sistema il modulo 'vboxdrv'] sudo usermod -G vboxusers -a
$USER [per inserire il proprio nome utente nel gruppo 'vboxusers': $USER va
sostituito dal proprio nome di utente] Dopo questi comandi è
necessario riavviare Ubuntu e poi di nuovo Virtualbox. Attenzione al tasto 'Ctrl' di destra, che deve essere usato durante l'installazione per far passare la gestione del cursore dalla macchina reale a quella virtuale e viceversa. Per entrare nella macchina virtuale basta cliccare nella finestra, ma per uscirne bisogna per forza usare il Ctrl destro. Alla fine dell'installazione
di Windows, la prima cosa da fare è l'installazione delle 'Guest additions': si
clicca sul menu 'Dispositivi' e quindi su 'Installa Guest additions'. Se l'immagine ISO delle Guest
additions non è nel file system, Virtualbox permette di scaricarla da Internet e quindi di avviare automaticamente l'installazione. Ma se le Guest Additions erano già state
scaricate in precedenza il clic dell'Utente non ottiene alcuna risposta. In tal
caso bisogna chiudere Windows, reinserire l'immagine ISO
(VBoxGuestAdditions_2.1.4.iso) nal lettore virtuale di cd-rom, riavviare
Windows e fare doppio clic sul file 'VboxWindowsAdditions.exe' nell'unità
cd-rom o dvd. Guest additions
è una applicazione di Windows di cui un paio di componenti non superano il test di compatibilità con
Windows XP. Ovviamente la segnalazione va
ignorata cliccando su 'Continua'. Alla fine di questa
installazione bisogna riavviare Windows che, dopo l'avvio, propone di
aggiustare automaticamente la risoluzione dello schermo. E' opportuno
assecondare l'operazione senza tentare di agire manualmente. A questo punto l'uso del
tasto 'Ctrl' non è più necessario: si può portare il cursore dove si vuole,
senza interruzioni fastidiose. Chiudi Windows. Conviene
smontare il CD, usando la solita voce 'CD/DVD-ROM', per non dovere assistere,
ogni volta che si riavvia, alla proposta di avviare da CD, e rimontarlo solo
quando serve. 4) INSTALLAZIONE DI UNA RETE
VIRTUALE CON UNA CARTELLA CONDIVISA Per accedere alla cartella
condivisa, riavvia la macchina virtuale e, usando Esplora risorse, clicca sul menu 'Strumenti / Connetti unità di rete...', clicca
su 'Sfoglia' e poi su una delle cartelle predisposte in 'VirtualBox Shared
Folders'. Se 'VirtualBox
Shared Folders' non è presente, vuol dire che l'installazione delle Guest
Additions' non è stata eseguita correttamente. La lettera
preimpostata per l'unità di rete è Z, che quindi si ritrova tra le risorse del
Computer. |